Piano d’emergenza Vico Equense (NA)

Con Delibera di Giunta Regionale n°146 del 27 maggio 2013, la Regione Campania attivava le procedure di cui al P.O.R. FESR 2007 – 2013 – Obiettivo Operativo 1.6 – Prevenzione dei rischi naturali ed antropici – Attività b dell’O.O. 1.6 – Supporto alle Province ed ai Comuni per la pianificazione della Protezione Civile in aree territoriali vulnerabili.

In seguito, con Decreto Dirigenziale n°60 del 29 gennaio 2014 – Dipartimento 53 – Politiche Territoriali Direzione Generale 8 – Lavori Pubblici e Protezione Civile, pubblicato sul BURC n°9 del 03 febbraio 2014, la Regione dava attuazione alla D.G.R. di cui sopra con avviso pubblico finalizzato a finanziare le azioni previste dalla delibera di indirizzo.

Il Comune di Vico Equense ricade nel range con popolazione compresa tra 20.000 e 50.000 abitanti, al punto 3, con finanziamento massimo ammissibile di 60.000,00 € (sessantamila/00 euro) e pertanto ha presentato alla Regione un adeguato Progetto di Finanziamento approvato e finanziato con D.D. n° 695 del 13/10/2014 dell’Ufficio Pianificazione protezione Civile e Rapporti con gli EE. LL della Regione Campania, giusta Convenzione sottoscritta in data 07/11/2014, fascicolo n° 340.

Il progetto di Piano presentato dall’Amministrazione comunale prevedeva, tra le altre voci, l’Aggiornamento e Revisione del Piano di Protezione Civile Comunale dello strumento urbanistico approvato con D.G.C. n. 1236 del 17/09/2012.

Pertanto, con determina n. 68 del 23/01/2015 è stato affidato l’incarico di aggiornare il suddetto Piano.

Il lavoro di aggiornamento eseguito è stato effettuato a partire dalla legge 100/2012 che ha introdotto precisi adempimenti per le amministrazioni comunali, in particolare:

  • all’art. 3 prescrive che “i piani e i programmi di gestione, tutela e risanamento del territorio devono essere coordinati con i piani di emergenza di protezione civile, con particolare riferimento a quelli previsti all’articolo 15, comma 3-bis, e a quelli deliberati dalle regioni mediante il piano regionale di protezione civile”.
  • l’art. 15 stabilisce che il Sindaco (entro il termine del 12 ottobre 2012) approvi con delibera Consiliare il Piano Comunale di Protezione Civile.

 

Da tali premesse emerge con chiarezza il ruolo cardine e di indirizzo che assume il Piano Comunale di Protezione Civile sulle scelte di pianificazione territoriale; che di fatti ha ribaltato la precedente impostazione che prevedeva l’armonizzazione dei Piani di Emergenza di Protezione Civile ai Piani Territoriali.

In precedenza la legge n. 225 del 24 febbraio 1992 istituì il Servizio Nazionale di Protezione Civile, con l’importante compito di “tutelare l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dal pericolo dei danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi”. Tale legge, e le sue successive modifiche, disciplinano la Protezione Civile come sistema coordinato di competenze, al quale concorrono le amministrazioni dello Stato, le Regioni, le Province, i Comuni e gli altri Enti locali, gli Enti pubblici, la Comunità Scientifica, il volontariato, gli ordini e i collegi professionali e ogni altra istituzione, anche privata. All’interno del sistema coordinato di competenze un ruolo di fondamentale importanza è affidato ai Comuni che devono predisporre il Piano di Emergenza Comunale e che possono dotarsi di una struttura di Protezione Civile. In conformità all’art. 15 della Legge 225/1992 ed all’art. 108 del D. Lgs. 112/1998, il Sindaco è l’Autorità comunale di Protezione Civile e pertanto ha il compito di gestire e coordinare i soccorsi e l’assistenza alla popolazione, dando attuazione alla pianificazione di Protezione Civile.

Negli ultimi anni la pianificazione di emergenza ha visto un radicale mutamento dei criteri di riferimento, puntando sempre più l’attenzione verso un’analisi degli scenari di rischio e delle procedure ad essi collegate, spostando l’attenzione dalla semplice raccolta di dati e numeri ad una più ampia analisi del territorio e dei rischi incombenti su di esso. Lo scopo principale della stesura di un Piano di Emergenza Comunale, partendo dall’analisi delle problematiche esistenti sul territorio, è l’organizzazione delle procedure di emergenza, dell’attività di monitoraggio del territorio e dell’assistenza alla popolazione. È quindi fondamentale l’analisi dei fenomeni, naturali e non, che sono potenziali fonti di pericolo per la struttura sociale e per la popolazione.

Pertanto la redazione del Piano di Protezione Civile ha i seguenti obiettivi:

  1. Individuare i rischi presenti nel proprio territorio, attraverso l’analisi di dettaglio delle caratteristiche ambientali ed antropiche della zona. Tale attività permette di individuare degli scenari di riferimento sui quali basare la risposta di Protezione Civile.
  2. Affidare responsabilità e competenze, che vuol dire saper rispondere alla domanda “chi fa/che cosa”. L’individuazione dei responsabili, se pianificata in tempo di pace, permette di non trovarsi impreparati al momento dell’emergenza e di diminuire considerevolmente i tempi di intervento.
  3. Definire la catena di comando e controllo e le modalità del coordinamento organizzativo, tramite apposite procedure operative, specifiche per ogni tipologia di rischio, necessarie all’individuazione ed all’attuazione degli interventi urgenti. Definire la catena di comando e controllo significa identificare: chi prende le decisioni, a chi devono essere comunicate, chi bisogna attivare e quali enti/strutture devono essere coinvolti.
  4. Instaurare un sistema di allertamento, cioè definire le modalità di segnalazione di un’emergenza e di attivazione delle diverse fasi di allarme, per ciascuna tipologia di rischio. Tale attività è connessa all’organizzazione del presidio operativo.
  5. Individuare le risorse umane e materiali necessarie per fronteggiare e superare la situazione di emergenza: quali e quante risorse sono disponibili e come possono essere attivate.

 

Il Piano di Emergenza Comunale della città di Vico Equense è stato aggiornato e revisionato in conformità alle “Linee guida della Regione Campania per la redazione dei Piani di Emergenza Comunale, approvate con delibera di Giunta Regionale n.146 del 27.5.2013.

 

Il piano è composto da relazioni descrittive, tavole cartografiche ed allegati:

  • RE01 – Relazione Generale;
  • RE02 – Lineamenti della Pianificazione e Modello di Intervento;
  • 01 – ELAB. A – Carta delle strutture e infrastrutture di interesse; sc. 1: 10.000;
  • 01 – ELAB. B- Carta delle strutture e infrastrutture di interesse; sc. 1: 5.000;
  • 02 – ELAB. A – Carta del Rischio Idrogeologico, sc. 1: 10.000;
  • 02 – ELAB. B – Carta del Rischio Idrogeologico, sc. 1: 5.000;
  • 03 – ELAB. A – Carta del Rischio Sismico; sc. 1: 10.000;
  • 03 – ELAB. B – Carta del Rischio Sismico; sc. 1: 5.000;
  • 04 – ELAB. A – Carta del Rischio da Incedi Boschivi e di Interfaccia; sc. 1:10.000;
  • 04 – ELAB. B – Carta del Rischio da Incedi Boschivi e di Interfaccia; sc. 1:5.000;
  • 05 – ELAB. A – Carta del Modello di Intervento; sc. 1:10.000;
  • 05 – ELAB. B – Carta del Modello di Intervento; sc. 1:5.000;
  • AL01 – Schede tecniche aree di Protezione Civile;
  • AL02 – Progetto Tendopoli Campo Sportivo Massaquano.